I genitori perfetti non esistono.
Tutti i genitori, prima di diventare genitori sono perfetti.
Poi genitori lo diventano davvero, e si rendono conto che essere mamme e papà è qualcosa che li coinvolge in situazioni pratiche e relazionali complesse. Crescere un figlio è ben altro che il tempo e le risorse materiali, ma è un grande investimento di energie cognitive ed emotive.
E così alcuni genitori si scoprono affettuosi, altri più freddi e critici. Alcuni scoprono di essere capaci di ascoltare pazientemente i figli, altri che pretendono di essere ascoltati in silenzio. Tutti i genitori scoprono di avere aspettative verso i figli e reazioni contrastanti davanti alle aspettative disattese.
La genitorialità è influenzata dalla personalità dei genitori, ma anche dalle caratteristiche dei figli stessi. Inoltre non si può non considerare la rete sociale, come ad esempio la relazione tra i due genitori, il rapporto con i nonni, parenti e amici, la situazione lavorativa, ecc… Ecco perchè prevedere che genitori saremo è impossibile.
Anche se la genitorialità non è mai la stessa e non è mai perfetta, c’è però una componente universale nel rapporto genitori figli: L’ACCETTAZIONE.
L’accettazione
Tutti i figli hanno bisogno di sentirsi accettati e di sperimentare sensazioni di sicurezza e fiducia per poter affrontare con serenità le diverse fasi dello sviluppo. Il solo affetto che i genitori provano non è sufficiente. E’ necessario per il bambino che l’affetto venga mostrato concretamente.
Alcuni studi di Eisemberg e Fabes del 1998 hanno evidenziato che i bambini che ricevano sostegno e affetto tenderanno ad imitare più facilmente gli atteggiamenti degli adulti e ad essere più pro-sociali, oltre che avere migliori esiti a livello cognitivo. Invece i bambini cresciuti in un ambiente più freddo, distante e poco supportivo tenderanno a sviluppare bassa autostima, problemi comportamentali e più difficoltà nelle competenze sociali e relazionali.
Come dimostrare ai figli affetto ed accettazione
L’affetto genitoriale può essere dimostrato in molti modi, ed ogni genitore utilizzerà le modalità in cui si sente più a proprio agio, anche rispetto all’età del figlio.
L’affetto può essere mostrato fisicamente attraverso gli abbracci, il bacio, le carezze e il conforto, oppure attraverso il tempo dedicato all’ascolto, il gioco condiviso, la creazione di momenti esclusivi con la mamma, il papà o entrambi i genitori.
Il sostegno alla genitorialità
Essere genitore è difficile ed è bene sapere che il mestiere di genitore è esposto a molti rischi.
E così può capitare che una mamma, un papà o entrambi i genitori si sentano affaticati da questo ruolo e sentano di non riuscire a gestire il proprio figlio.
In questo caso è importante chiedere aiuto ad un esperto che accompagni i genitori a definire la natura e le proporzioni del problema.
Avete presente quando si dice “dall’esterno sono tutti bravi”… ecco, è proprio quello che vi serve. Quando si è sopraffatti si ha la sensazione di sprofondare in qualcosa di gigantesco. Una persona esterna è proprio quella che vi aiuterà a ridimensionare la situazione e leggerla per quella che è realmente. Ed essendo un professionista avrà anche gli strumenti per comprenderla e sostenervi adeguatamente nel percorso.
Pertanto è necessario che il professionista inquadri la famiglia dal punto di vista socioeconomico, le eventuali persone di supporto, le cause che hanno portato ad una sofferenza così grande per i genitori. Solo così potrà predisporre insieme a voi un corretto percorso per far fronte alla problematica e aiutarvi a riprendere serenamente il vostro ruolo di mamme e papà appagati, efficaci e positivi per vostro figlio.
Erica Zani
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